Leishmaniosi nel cane: i sintomi, diagnosi e cura della malattia parassitaria

Leishmaniosi nel cane, ce ne parlano i veterinari, ci consigliano collari e prodotti per i cani contro la Leishmaniosi ma c’è poca chiarezza su cosa sia questa malattia. Se vi chiedessero cos’è la Leishmaniosi sapreste rispondere senza indugi su quali sono i sintomi iniziali, se è una malattia grave, parassitaria e se si può trasmettere dal cane all’uomo? In pochi saprebbero fornire tali dettagli, eppure questa malattia parassitaria è importante e difficile da diagnosticare dai sintomi iniziali, perciò i proprietari di cani dovrebbero davvero saperne di più subito. Esistono diverse specie di Leishmaniosi, la più importante è in grado di infettare uomo e cane, diventa cronica facilmente e non esiste un farmaco che riesce ad eliminare del tutto il parassita. Chi contrae la Leishmaniosi resta infetto a vita perciò è fondamentale prevenire un’infezione di Leishmaniosi nel cane.

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La Leishmaniosi canina è una malattia parassitaria

La Leishmaniosi canina, nello specifico la Leishmania Donovani Infantum, è una malattia parassitaria che si può contrarre ovunque ci sia un contatto con il parassita o un infetto. Un cane può infettarsi con la Leishmaniosi canina tramite un vettore come pappataci o flebotomi oppure entrando in contatto con animali infetti.

I pappataci ingeriscono il parassita da animali infetti, il parassita si replica all’interno del pappatacio e infine si reinietta in altri animali per infettarli quando il pappatacio li punge.

Difendere il cane dai pappataci, cioè da zanzare microscopiche giallastre ed estremamente silenziose, con i collari, pipette anti pappataci e flebotomi è il primo modo per proteggere il cane e la famiglia da questa brutta malattia. E’ comunque consigliato usare più di una strategia di prevenzione.

Sintomi della Leishmaniosi nel cane: come riconoscerla dai sintomi iniziali

I sintomi della Leishmaniosi nel cane non sono molto evidenti e facilmente riconoscibili, in quanto si presentano in modo diverso su ogni cane, in base alla sua risposta immunitaria. Tuttavia, ci sono dei sintomi iniziali piuttosto comuni che allarmano i proprietari di cani che poi si rivelano malati di leishmaniosi, i sintomi iniziali sono:

  • problemi dermatologici;
  • dimagrimento;
  • inappetenza;
  • scarso rendimento (ad esempio per i cani da lavoro, trovarli stanchi dopo pochi passi, persino zoppi).

I problemi dermatologici, tra i primi sintomi di Leishmaniosi canina, riguardano il punto esatto dove l’animale è stato punto dal pappatacio che gli ha trasmesso la malattia con il parassita. Sintomi come i problemi dermatologici da Leishmaniosi nel cane sono riscontrati solitamente sulle pinne delle orecchie, sul naso o sull’addome. Si manifestano delle papule ulceranti, rimangono per alcune settimane poi regrediscono da sole durante il periodo di incubazione della malattia. I cani possono anche risultare negativi ai test durante questo periodo. Intanto la malattia parassitaria avanza e solo successivamente il sistema immunitario del cane reagirà.

I problemi dermatologici possono essere: papule ulceranti, noduli, zone con alopecia, ispessimento cutaneo, lesioni muco-cutanee, accrescimento esagerato delle unghie, dermatite esfoliativa.

Altri sintomi della Leishmaniosi canina

Tutti i cani malati di Leishmaniosi sviluppano glomerulonefrite in fase avanzata della malattia parassitaria. Si tratta di un’infiammazione renale dovuta a un agglomerazione di molecole nella parte più piccola e profonda del rene scaturita dalla risposta immunitaria del cane al parassita. La glomerulonefrite provoca la comparsa di insufficienza renale cronica ed è la principale causa di decesso tra i cani malati di Leishmaniosi canina. Ci si accorge che il cane sta sviluppando glomerulonefrite perché inizia ad avere molta più sete, beve insolitamente di più e c’è sangue nelle urine. Bisogna anche fare attenzione ad un aumento della pressione sistemica, causata dall’infiammazione dilagante nel rene.

Altri sintomi della Leishmaniosi nel cane sono: vomito, diarrea, colite cronica, poliartrite, zoppia, ingrossamento dei linfonodi, ingrossamento della milza, a volte anche febbre intermittente. Nel 24% dei casi di Leishmaniosi nel cane sono riscontrati sintomi agli occhi: blefariti, cheratocongiuntiviti, uveiti anteriori e congiuntiviti.

Diagnosi della malattia parassitaria: test ed esami specifici

La diagnosi della malattia parassitaria Leishmaniosi nel cane non è conducibile sulla sola rilevazione dei sintomi, infatti ci sono esami specifici che identificano la Leishmania:

  • esami diretti che riconoscono il parassita, ad esempio esami colturali;
  • esami indiretti o sierologici, che riconoscono gli anticorpi formatisi per la presenza del parassita; tuttavia da soli non danno la certezza che il cane sia effettivamente malato, infatti indicano solo che è in corso un’infezione.
  • PCR, un esame che identifica e mostra la mole del parassita che infetta il cane;
  • esami rapidi ambulatoriali, questi esami sono molto affidabili e semplici, valutano la presenza di anticorpi e fanno capire subito al veterinario se c’è bisogno di fare altri esami o se il cane non è infetto da Leishmania.

Successivamente si fanno anche altri esami, su consiglio del veterinario, che escludono altre infezioni in corso che complicherebbero il quadro clinico.

Come si cura la Leishmaniosi nel cane?

Come si cura la Leishmaniosi nel cane? Non esiste ancora un farmaco o un’associazione di farmaci poco costosi, efficaci, semplici da somministrare e con pochi effetti collaterali che cura la Leishmaniosi nel cane. Tuttavia la terapia mira e riesce a limitare:

  • i danni collaterali;
  • la presenza del parassita;
  • l’insorgenza di recidive;
  • il tasso di infettività di altri flebotomi (veicoli del parassita);
  • inoltre, stimola il ripristino del sistema immunitario nelle cellule.

L’unico protocollo terapeutico riconosciuto dai veterinari per curare la Leishmaniosi nel cane è un’associazione di Antimoniato di N-Metilglucamina da somministrare per 4 settimane, e  Allopurinolo, da somministrare per almeno 6 mesi. Su questa cura ci sono ancora molti pareri discordanti, ci si augura presto di trovare una cura alla Leishmaniosi che possa guarire completamente e senza effetti collaterali i nostri cani.

E’ difficile far guarire completamente un cane infetto di Leishmaniosi canina. Purtroppo ad oggi non ci sono terapie in grado di eliminare per sempre il parassita Leishmania dall’organismo del cane. Però è possibile ridurre il parassita a uno stato latente, seppure rimane nell’organismo e potrebbe in futuro far ripresentare i sintomi.

Curare il cane dalla Leishmaniosi vuol dire dunque ridurre i sintomi al minimo possibile affinché il cane potrà stare meglio, ma non bene come prima dell’infezione. Purtroppo sono frequenti le recidive, e ogni volta la terapia diventa meno efficace.

Prevenzione della Leishmaniosi canina: come ridurre il rischio secondo l’esperto

La Leishmaniosi canina è sempre in agguato, soprattutto nel periodo più caldo dell’anno (dalla primavera alla fine dell’estate), i pappataci e zanzare proliferano e possono trasmettere facilmente la malattia.

Cosa possiamo fare per prevenire la Leishmaniosi nel cane? Come possiamo ridurre il rischio di farla contrare al nostro cane? Intervistato dall’AUSL di Ferrara, il responsabile del MO Sanità animale del Servizio Veterinario dell’Azienda Usl di Ferrara, Gaetano Trevisi ci svela come ridurre il rischio di Leishmaniosi Canina.

Non sempre l’infezione porta alla malattia, infatti molti cani infetti possono rimanere per molto tempo senza manifestare sintomi. Tutto sembra dipendere dall’individuale risposta immunitaria del cane. La prima prevenzione da effettuare è ovviamente evitare che l’insetto vettore della malattia possa pungere il nostro animale.

Per impedire che l’insetto punga i nostri animali servono diversi accorgimenti: Il primo è l’utilizzo di prodotti repellenti. Per lo più antiparassitari che sono in commercio in varie formulazioni: collari medicati, spot on (da applicare sul dorso dell’animale) o spray per il pelo che è consigliabile utilizzare tutto l’anno.

Un altro efficace sistema di prevenzione della malattia è ridurre il tempo di esposizione del nostro cane alla possibile puntura dell’insetto, accogliendolo ad esempio per il riposo notturno in strutture al chiuso, con finestre dotate di zanzariere a maglia fitta (inferiore a 2 mm).

Un altro aspetto importante è quello di rispettare la corretta periodicità dei trattamenti o di sostituzione del collare medicato. Recentemente è anche entrato in commercio – continua il dott. Trevisi – un vaccino, per l’utilizzo del quale, anche in combinazione con i metodi sopracitati, è necessario rivolgersi al proprio veterinario di fiducia.

Più difficile è invece realizzare un’efficace lotta ambientale per debellare la presenza dell’insetto vettore. In quanto il suo ciclo di vita si realizza in ambienti dalle caratteristiche molto comuni: crepe e anfrattuosità di muri e terreno, anche in limitata presenza di acqua e con presenza di residui organici vegetali. Pertanto, è sempre importante attuare misure igieniche generali degli spazi aperti (rimozione dei cumuli di rifiuti, eliminazione delle feci del cane, ammassi di foglie e sfalci d’erba). Tali pratiche vanno attuate soprattutto nei dintorni della nostra abitazione e del luogo di riposo del nostro cane, ovvero la cuccia.

Leishmaniosi canina, il rischio di contrarla si riduce facendo prevenzione – Tutti i consigli del veterinario di AUSLFE Gaetano Trevisi

Come prevenire la Leishmaniosi canina in 3 step secondo l’esperto

Il responsabile del MO Sanità animale del Servizio Veterinario dell’Azienda Usl di Ferrara, Gaetano Trevisi ci svela come ridurre il rischio di Leishmaniosi Canina in 3 step:

  1. Evitare che l’insetto punga il cane: usando prodotti repellenti, antiparassitari (come collari medicati, spot on o spray per il pelo da usare tutto l’anno); tenendo il cane in un luogo protetto da zanzariere o al riparo in strutture al chiuso.
  2. Periodicità nei trattamenti di prevenzione: sostituire regolarmente i collari medicati; vaccinare il cane contro la Leishmaniosi canina con vaccini pioneristici (rivolgersi al proprio veterinario per saperne di più).
  3. Curare e igienizzare gli spazi aperti, soprattutto intorno casa e intorno la cuccia del cane: rimozione dei cumuli di rifiuti, eliminazione delle feci del cane, ammassi di foglie e sfalci d’erba; pulizia e cura di tutte le superfici, riempiendo eventuali crepe e anfrattuosità di muri e terreno; evitare ristagni d’acqua.

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